CONOSCIMI

La mia foto
"Mejo fidarse de na dona, che de un omo sensa peli."

martedì 20 aprile 2010

Mì seri un àlter, e me vardavi mor cume se varda l'umbra nel durmì.



Da quando l'ho incontrato non ha mai smesso di recitare poesie. Poemi interi che imparava a memoria. Lui declamava e io fantasticavo che li riscrivesse per me sola. Che la poesia fosse la chiave del mio corpo ? La poesia era sempre tra noi. Lui mi amava con i versi degli altri.Quando partiva per un viaggio,mi telefonava per dirmi il titolo di una raccolta o di una poesia. Io cercavo il poeta,leggevo le parole, e me lo sentivo accanto. Pessoa, Kavafis, Char, Michaux e altri che non conoscevo. La poesia era sempre tra noi. Con lui ho ripreso a scrivere le mie poesiole, che sono diventate il rito iniziaco di ogni nostro incontro. Mi chiedeva le mie parole e io, in silenzio, gli porgevo il foglio con la poesia. Lui la leggeva come se partisse alla scoperta del mio lato oscuro, della parte più profonda di me che si cela dietro la mia frivolezza e le mie risate inconsistenti. Scopriva quello che non osavo rivelare nemmeno a me stessa. In silenzio ripiegava il foglio con cura e se lo faceva scivolare in tasca. Che il mio corpo fosse una delle chiavi della poesia? Basta che io mi veda nuda nello specchio perchè mi torni in mente come parlava del mio corpo. Dei mie seni, del mio sesso, delle mie natiche, della mia pelle, del mio odore. Risento le sue parole e tremo. Risento le sue parole, le sue carezze, i suoi sguardi e tremo.

La prova del miele - Salwa Al-Neimi

Nessun commento:

Posta un commento

Causa ed Effetto

Causa ed Effetto
vita